sabato 11 novembre 2017

Aspettando la ricarica

Succede. Ciclicamente.
Inizia tutto con uno strano groppo alla gola ed una sensazione di voler correre, anzi scappare.
Dove non lo so, ma lontano da questa sensazione che mi attanaglia lo stomaco.
Ho voglia di piangere, ma c'è la piccolina nell'altra stanza e non voglio che mi veda triste.
Lei è un fabbrica che produce continuamente sorrisi ed io non voglio insegnarle la malinconia.
Mi manca la leggerezza dei 20 anni, mi mancano gli amici con i quali si trascorrevano ore di allegria.
La maturità mi ha sicuramente regalato molto, ma si è portata via la spensieratezza e la frivolezza di un'ingenuità ormai lontana.
Il mio carattere sanguigno mi ha sempre tenuta in prima linea a confortare ed aiutare le persone che amo. Sono io quella che incoraggia, che sostiene, che riesce sempre a trovare una motivazione sull'essere positivo. Il mio ottimismo spesso è una luce che illumina i momenti scuri di chi mi circonda. 
Poi... come tutte le batterie, ogni tanto mi esaurisco e mi spengo. Ed è in questo momento che con la mente vorrei fuggire lontano, da tutto.... da tutti. 
Ah....potessi farmi quel bel pianto liberatorio! Il groppo in gola si attenuerebbe, lo stomaco si rilasserebbe ed inizierei a stare meglio.
Invece non posso sfogarmi, devo essere forte per tutti, perchè è ciò che si aspettano da me.
Stasera andrò a trovare la mia migliore amica. Vive un periodo davvero drammatico ed io sarò li con lei... per lei... sorridente e positiva, perchè la mia malinconia è nulla rispetto a quello che sta vivendo.
Domani è un altro giorno (cit.)
Non vedo l'ora!