mercoledì 24 ottobre 2018

Lascia andare....





Se vuoi davvero bene a qualcuno, lascialo andare...
E' difficile quando ti sembra di non poter fare a meno di questa persona, quando tutte le energie, tutti gli attimi, tutti i pensieri che gli dedicavi, contribuivano a riempire la tua vita.
E' difficile quando, con il tempo, hai imparato a mostrarti come sei davvero, quando il pudore gradualmente svaniva piano piano, quando hai quasi imparato a condividere la parte più intima e profonda di te stessa.
E' difficile lasciarlo andare quando credevi nella complicità che ti legava a lui, quando la presenza quotidiana aveva un peso così forte nella tua vita.
E' difficile, ma sai benissimo che quando non è ricambiato, la connessione tra due persone diventa fragile, e squilibrata la loro intesa.
Dicono che amare sia dare incondizionatamente, senza aspettarsi nulla in cambio. Questo allora significa che il mio è un amore egoista, prepotente, un sentimento che si nutre e cresce se è reciproco, se lo sguardo ha la medesima intensità, se la fiducia è corrisposta, se le attenzioni sono vicendevoli.
Eppure l'amore diventa completo e incondizionato quanto ti rendi conto che devi aprire le mani e lasciare libera questa persona di andare, perchè non è tua e forse non lo sarà mai.
E' difficile.
E' difficile non chiamarla e dirle cosa provi, ma poi ti rendi conto che quello che provi lo conosce già perchè sei sempre stata tu a dirlo per prima.
E' difficile comprendere come due persone abbiano condiviso così tanto, per poi abbandonare tutto.
E' difficile immaginare che non darai più la buonanotte e non riceverai più il buongiorno.
E' difficile rendersi conto di come due esseri che condividevano i ritagli più privati del loro essere, possano diventare due estranei.
E' difficile arrendersi, ma è molto più difficile convivere con la certezza di essere l'unica a credere che ciò che è stato potrà continuare.
Resta forse la speranza che lasciato libero scelga di tornare indietro ...  perchè, forse, non ero l'unica a crederci.
Perchè l'affetto non muore nel giro di una notte, perchè nulla è irrecuperabile o imperdonabile. 
Perchè fidarsi è l'atto d'amore più grande che esista tra due persone che si vogliono bene.
Nella vita ci si fida di pochissime persone ed una di quelle.... avrei voluto essere io.... avrei voluto fossi tu....





sabato 20 ottobre 2018

lunedì 1 ottobre 2018



Mi fissi e nei tuoi occhi riesco a perdermi mentre mi incanta il tuo sorriso così sornione.

Il tuo buongiorno quotidiano è la prima cosa che cerco ed è come un morbido abbraccio che mi riscalda.

Ci sei, sempre, in qualsiasi momento io ti cerchi ti ritrovo lì, con le mani protese in mio aiuto e la tua presenza mi suscita la certezza che non sarò mai sola.

Non riesco ad essere arrabbiata con te a lungo perchè sai smorzare le liti con una battuta che, immancabilmente, mi strappa un sorriso.

Hai l'assurda capacità di rendermi permalosa, come sanno fare soltanto le persone che amo.

La tua vivacità di pensiero è eccitante e la tua ironia, pungente ed acuta, mi stimola a parare i tuoi colpi, rilanciando rapidamente.

Sai esserci anche quando non ci sei e sai mancarmi anche quando mi sei accanto.

A volte mi sembri talmente reale che ... riesco quasi a toccarti... e vivi....nei miei pensieri.. nelle mie emozioni....

martedì 24 aprile 2018

lunedì 26 marzo 2018




La nostra amicizia nasce alla fine di maggio del nostro primo anno di superiori.
Lei sa di essere bocciata, ci guardiamo, rammaricate. Non ci siamo mai frequentate molto durante l'anno e sinceramente, scavando nella memoria, non ricordo neppure dove fosse seduta nell'aula.
Portava il busto a causa di una scoliosi, era una compagna come tante, ci legava il profondo rispetto che comunque avvolgeva tutta la classe... nulla di più.
Quando mi comunicò che aveva troppe materie sotto e che non sarebbe stata ammessa alla seconda, il primo istinto fu di scambiarci gli indirizzi e mandarci una cartolina durante l'estate.
Iniziò con una cartolina, successivamente seguirono due biglietti di auguri (essendo ambedue nate in agosto), quindi seguirono alcune lettere.
Cominciò il nuovo anno scolastico e scoprimmo che scriverci durante l'estate ci era piaciuto, molto.
Decidemmo di continuare, ma la lettera ce la scambiavamo incontrandoci nell'intervallo.
Fu un susseguirsi di fogli pieni di parole. L'adolescenza stava sbocciando, i primi amori, le prime uscite... tutto meticolosamente riportato su quelle pagine chiuse nella busta.
C'era la nostra vita lì, costantemente dettagliata e raccontata nel corso degli anni.
Ci sono stati i fidanzati, le uscite a quattro, alcuni week end in montagna, ultimo dei quali il capodanno. "Ti rendi conto che questo è il tuo ultimo capodanno da single?" mi disse. Infatti il giugno successivo mi sarei sposata.
Anche al matrimonio era li, in una veste importantissima. Chiesi a lei di fare le foto.
Nessun servizio professionale, ma un'amica appassionata di fotografia.
Era emozionata ma nello stesso tempo preoccupata per l'enorme resposabilità che ne derivava.
Io invece ero orgogliosa che dall'altra parte dell'obbiettivo non ci fosse un estraneo.
Ci siamo sempre state... magari a singhiozzi, seguendo i ritmi delle nostre vite, con qualche ruga in più, ma sempre felici di vederci.
Ricorderò sempre una frase di sua mamma, che un giorno mi disse "Sono contenta che siate amiche dopo tutti questi anni e vi auguro di esserlo ancora per altrettanti. Io ho due amiche da tempi memorabili, che non cambierei con nulla al mondo perchè, ricordatelo, alcune cose non puoi condividerle né con il marito, né con una sorella, ma solo con un'amica". Mi commosse questa sua esternazione e da quel giorno la porto con me.
Sono passati più di trent'anni da quel giorno di fine maggio.
Quel giorno entrò nel mio cuore, dove alberga ancora oggi.

giovedì 22 febbraio 2018




In questi giorni sto imparando a conoscere una persona fuori del comune.
Mi piace ascoltarlo mentre racconta della sua vita.  Una vita decisamente intensa, di quelle che difficilmente potremmo immaginare. Africa, guerre civili, viaggi, difficoltà, passioni e lui ne parla con entusiasmo, mentre io mi lascio rapire come in una favola. Le mie domande spesso sono infantili, ma lui risponde a tutto e nei suoi occhi leggo vita.
Percepisco la passione che emana la sua persona, per qualsiasi tipo di argomento e starei ad ascoltarlo per ore. Caratterialmente forte, ma di una gentilezza infinita e con un sorriso delicato.
Oggi, dopo esserci salutati, sono rimasta avvolta dal suo fascino ancora per parecchi minuti, poi improvvisamente, ho avvertito una folata di freddo, e solo in quel momento ho compreso.
Mi sono amaramente accorta che non ha nessuno accanto con cui spartire la propria vita.
Ripenso a frasi che mi erano sfuggite “ierisera ero troppo stanco per prepararmi qualcosa per cena” “sono rimasto in africa così a lungo perché ero innamorato e non volevo lasciarla” “sto pianificando di andare in Svizzera a fare un corso che mi interessa molto”.
Frasi al singolare…mai un plurale.
Ho provato tristezza, comprendendo che una vita così piena, quasi invidiabile, è difficilmente condivisibile con un'altra persona.
Spesso ci si trova ad ammirare scelte che crediamo non essere stati capaci di fare, per paura, per codardia o semplicemente perché più complicate e complesse.
Dove sarei ora se fossi stata io a prendere queste decisioni?
Ed è qui che la tristezza si tramuta in un sorriso. E’ la consapevolezza di aver in realtà preso una decisione,  di aver fatto la mia scelta, che non avrebbe potuto essere diversa, a meno che non fossi stata diversa anche io.
Tuttavia continuerò ad ascoltarlo, ad emozionarmi per i suoi racconti, ad essere affascinata dalla sua vita… così diversa…  così unica….. così lontana dalla mia.